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14 Ottobre 2019

Un nuovo limite all'uso del contante?

Continuano le politiche volte ad incentivare l'uso di bancomat, carte di credito, carte di debito, bonifici, giroconto e assegni, cioè gli strumenti di pagamento che lasciano dietro di loro, tracce. Dati alla mano in effetti, in Italia l'80% delle transazioni e dei pagamenti è fatta in contanti e proprio questo dato rende l'Italia un Paese non in linea con i tempi, come ha commentato nei giorni scorsi il ministro dell'Economia. 

Tra i provvedimenti che sta valutando l'esecutivo rientra nel progetto globale di diminuzione dell'uso del contante. L'abbassamento del limite del contante si affianca all'idea di offrire sconti fiscali sotto forma di rimborso di parte dell'Iva pagata da chi userà strumenti tracciabili per pagare gli acquisti di beni e servizi. L'abbassare il limite di uso del contante secondo il governo costituirà un incentivo in più, oltre allo sconto sull'Iva, per mettere pressione sul consumatore, incentivandolo ad evitare il contante.

Limitare l'utilizzo del contante dovrebbe consentire al governo di fare cassa, limitando il problema dell'evasione fiscale perché costringerebbe per esempio i commercianti ad emettere scontrini per giustificare il bonifico o il pagamento tramite carta ricevuto.

Riguardo alla soglia limite per il contanto, ad ora, l'ipotesi più fattibile è quella di ridurlo a circa la metà della soglia attuale, cioè abbassarla a 1500 euro se non addirittura tornare ai precedenti 1000 euro. Un abbassamento molto consideravole che potrebbe essere un segnale molto forte nella strada che il nostro Paese sta compiendo per allinearsi alle percentuali di utilizzo di epayments delle altre economie europee.