Ancora una volta si conferma il divario tra Nord e Sud del Paese in termini di pagamenti cashless. Per il sesto anno consecutivo la Lombardia si conferma la prima regione italiana per passi in avanti verso la Cashless Society ma Firenze conferma il primo posto raggiunto nel 2022 tra le Città Metropolitane, davanti a Milano e Genova. Sono dati contenuti nel Rapporto 2023 di The European House Ambrosetti, “Accelerare la transizione cashless a beneficio del Paese: fattori abilitanti, casi d’uso e prospettive future”.

La Lombardia, che segna un punteggio di 6,82 su una scala che va da 1 a 10, è seguita da Emilia Romagna (6,48) e Valle d’Aosta (6,45). Agli ultimi posti Basilicata (19° posto) e Calabria (20° posto). Sono dati che emergono dal Regional Cashless Index 2023 (RCI), lo strumento che monitora la velocità della transizione Cashless delle regioni italiane, si legge nel Rapporto.

Le regioni del Nord si confermano nella top 10 (tranne la Liguria che si posiziona all’11° posto), mentre tutte le regioni del Mezzogiorno occupano le ultime 7 posizioni, ad eccezione della Sardegna che si trova al 9° posto, retrocedendo rispetto al 7° dell’edizione precedente. Tra le regioni del centro le più virtuose sono la Toscana (4°posto), il Lazio (5°posto) con un avanzamento di sei posizioni. Infine Umbria (12° posto) e Marche (13° posto).

Il Rapporto sottolinea che “le performance positive delle regioni sono trainate principalmente dalle proprie Città, che hanno un peso rilevante sull’economia e che sono l’ambito di elezione per lanciare sperimentazioni e costruire buone pratiche “dal basso” da fare scalare a livello nazionale”.