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19 Marzo 2019

Tecnologia sempre più presente negli acquisti quotidiani

A Milano si è appena conclusa la settimana della digital week, la rubrica a cielo aperto in cui si è mostrato come il mondo digitale stia influenzando sempre più le nostre vite. All’interno di questo appuntamento immancabile in cui scoprire i trend del domani, non poteva non aprirsi una finestra sul mondo dei pagamenti digitali: un piccolo orticello diventato a una velocità supersonica una vera piantagione costellata da un numero di protagonisti sempre più variegato.

Il 2019 è già stato ribattezzato l’anno del fintech, il settore in cui s’incrociano finanza e nuove tecnologie; un mercato sempre più ristretto invaso dai colossi della Silicon Valley: Pay-Pal, Amazon Pay, Apple, Google e altri. Un chiaro sintomo di come ormai la febbre tecnologica sia entrata a gamba tesa nella nostra quotidianità. L’evoluzione delle esperienze d’acquisto vede così una fusione tra il fisico e il virtuale, dove sempre più spesso il negozio viene rimpiazzato dal suo surrogato online, dotato di una vetrina inesauribile e sconfinata.

Lo store del futuro dovrà quindi innovarsi per restare al passo con i tempi e non essere sommerso dalla concorrenza. L’esperienza di visita allo sarà una full immersion esperienziale, che dovrà obbligatoriamente differenziarsi da ciò che può essere fatto dallo schermo di uno smartphone.

Sono proprio i nostri piccoli compagni di viaggio, cellulari, tablet o quel che sia, soci discreti che non ci dicono mai di no, che stanno sostituendo tutto il repertorio di accessori che prima eravamo costretti a portarci dietro, primo tra tutti il portafoglio. Presto o tardi l’abitudine di toccarsi le tasche quando non si percepisce più il peso di quell’ammasso di cuoio, carta e metallo, o anche il gesto di contare la banconote facendole scivolare delicatamente sui polpastrelli, sarò solo il ricordo di un tempo obsoleto.

Obsoleto come lo saranno i negozi e i grandi store che conosciamo. L’incremento delle tecnologie digitali sta infatti silenziosamente mutando il nostro rapporto con gli acquisti. Provare un abito, fare la spesa, curiosare in una nuova boutique, si sono trasformate in vizi che ci regaliamo nel tempo conquistato, non più abitudini consolidate come lo erano un tempo.