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5 Maggio 2021

SPID supera i 20 milioni di utenti

Cresce il numero di italiani in possesso dell’identità digitale: hanno superato i 20 milioni le utenze del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), quasi 14 milioni in più rispetto allo scorso aprile. Il tasso di crescita settimanale di identità rilasciate quest’anno è quasi triplicato, da 70mila alle oltre 200mila attuali; sostenuto anche dall’intenso lavoro dei gestori di identità, responsabili dell’attivazione e dell’accesso con SPID per i cittadini.

Con il rilascio delle identità aumenta quindi anche l’uso. Nel 2020 sono state 144 milioni le autenticazioni ai servizi online di siti e app pubbliche. 20 milioni di identità ad aprile 2021, 100 milioni di accessi solo nei primi tre mesi del 2021, rende noto il Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale. SPID e la Carta d'Identità Elettronica rappresentano un primo passo per offrire, nel solco delle azioni previste nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, “un’esperienza sempre più semplice nell’accesso ai servizi digitali, in linea con gli ambiziosi obiettivi del Digital Compass Europeo”.

L’identità digitale è il sistema di autenticazione con cui i cittadini sono riconosciuti dalla Pubblica Amministrazione per utilizzare “in maniera personalizzata e sicura” i servizi digitali. SPID e la Carta d'identità elettronica sono le scelte a disposizione che gli enti offrono sui propri siti e app per utilizzare i servizi online. Gli enti, inoltre, possono consentire l’accesso anche con la carta nazionale dei servizi (ovvero la tessera sanitaria di ultima generazione).

Per il cittadino l’identità digitale permette di fruire online di centinaia di servizi diversi - sanitari, fiscali, previdenziali, bonus - con un’unica credenziale, che si attiva una sola volta ed è valida sempre. In questo modo non sarà più necessario ricordarsi decine di password diverse. SPID e la Carta d'Identità Elettronica consentono anche l’accesso ai servizi pubblici di 22 stati membri dell’Unione Europea e di imprese o commercianti che le hanno scelte come strumento di identificazione, ricorda il Ministero.