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16 Marzo 2023

Politecnico Milano, in Italia nel 2022 il transato dei pagamenti digitali vola a 397 miliardi

Nel 2022 vola il transato con strumenti di pagamento digitale in Italia arrivando a quota 397 miliardi di euro (pari al 40% dei consumi), un valore che comprende sia i pagamenti basati su carte e wallet (390 miliardi di euro, in crescita del 18% rispetto al 2021), sia i pagamenti basati su conto (7 miliardi di euro di transato).

Sono alcuni dei dati dell’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, presentate in occasione del convegno ”Innovative Payments: don’t look back”.

La crescita generale - si legge nel comunicato stampa - si riflette su tutte le componenti, sia in quelle più tradizionali come le carte, dove i pagamenti contactless raggiungono i 186 miliardi di euro (+45% sul 2021), sia nei nuovi metodi di pagamento (Innovative Payments) che registrano un valore di 20,3 miliardi (+107%).

“I dati sui pagamenti digitali in Italia nel 2022 dimostrano che quanto registrato nel 2021 non era solo un rimbalzo dopo il crollo dei consumi, ma che la crisi pandemica ha cambiato strutturalmente le abitudini dei consumatori, che trovano questi mezzi sempre più comodi, veloci e sicuri, portando il mercato a crescere a ritmi superiori rispetto a quelli pre-covid. Secondo i dati della BCE sul numero di transazioni pro capite con carta registrate nel 2021, l’Italia è uno dei paesi a maggior crescita nell’ultimo anno (+33,6%)”, ha affermato Alessandro Perego, Responsabile Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano.

“Il settore dei pagamenti si dimostra vivace e innovativo anche nel nostro Paese, dimostrando un netto cambio di tendenza: sono sempre di più i consumatori e gli esercenti che scelgono quotidianamente questi strumenti”, ha spiegato Valeria Portale, Direttore dell’Osservatorio Innovative Payments. “Nonostante tutto, a fine 2022 il nuovo Governo italiano ha adottato un approccio più titubante, in cui la soglia ove non è consentito accettare pagamenti in contanti è stata alzata a 5.000 euro, una strategia in contrasto con l’attuale percorso avviato per combattere l’evasione fiscale e migliorare processi e servizi”.