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18 Marzo 2021

Pagamenti digitali in Italia a quota 268 miliardi nel 2020

I pagamenti digitali in Italia nel 2020, nonostante un calo generalizzato dei consumi di oltre il 13% a causa del lockdown per la pandemia, valgono 268 miliardi di euro (-0,7% rispetto al 2019). Hanno toccato quota 5,2 miliardi di transazioni, passando dal 29% al 33% del valore totale dei pagamenti e aumentando quindi la diffusione rispetto al contante, che rimane però ancora il mezzo più utilizzato. A crescere sono stati soprattutto i pagamenti tramite contactless (+29%, a 81,5 miliardi di euro) e quelli tramite smartphone e wearable (+80%, oltre 3,4 miliardi). Queste alcune delle cifre emerse dalla nuova edizione dell'Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, presentato in occasione dell’evento “Innovative Payments: da alternativa a necessità”.

“Prima del lockdown di marzo 2020, nonostante tassi di crescita promettenti, i pagamenti digitali non erano ancora permeati completamente nella quotidianità degli italiani. Secondo i dati della Banca Centrale Europea, infatti, l’Italia nel 2019 si posizionava al 24° posto su 27 nella classifica continentale delle transazioni con carta pro-capite seguita solo da Germania, Romania e Bulgaria, tutti Paesi con crescite superiori alla nostra”, ha spiegato Alessandro Perego, Responsabile Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano. “Oltre alla pandemia, che ha cambiato le nostre priorità e il nostro modo di rapportarci con gli altri, così come quello di effettuare acquisti, nel corso di quest’anno sono entrate in gioco anche alcune iniziative di incentivi del Governo, che hanno acceso i riflettori su queste tematiche e stanno portando – direttamente o indirettamente – sempre più persone a preferire i pagamenti elettronici. Molto probabilmente - ha aggiunto - alcuni di questi nuovi comportamenti si dimostreranno strutturali e ci accompagneranno, in un modo o nell’altro, per diverso tempo”.

Il comparto dell’acquisto di prodotti online - si legge nella nota stampa - ha fatto segnare un aumento del 31% nel 2020, controbilanciato da una crisi della categoria servizi (-47%), legati in buona misura alla crisi dei comparti viaggi e turismo. Lo smartphone diventa il device preferito dagli italiani per effettuare pagamenti da remoto e acquisti online, superando il PC. Il Mobile Commerce raggiunge infatti quota 15,65 miliardi di euro e una penetrazione sul totale eCommerce del 51%, segno di una sempre maggiore facilità e velocità nell’uso di questo dispositivo. Continuano a crescere anche le transazioni da smartphone per il
pagamento di bollette, bollettini e ricariche telefoniche. Il Mobile Payment per queste componenti cresce del 30% e supera quota
1,15 miliardi di euro. Complessivamente, quindi, il Mobile Payment fuori dal negozio cresce del 15% e raggiunge 1,3 miliardi di euro.

La riapertura di gran parte degli esercizi commerciali e il ritorno agli acquisti di prossimità nel periodo successivo al lockdown “non
hanno riportato gli italiani alle precedenti abitudini di pagamento, ma anzi ad una sempre maggiore preferenza per i pagamenti
“senza contatto”, complici i timori – più o meno motivati – rispetto ai contanti”, si afferma nel comunicato.