ITA / ENG

News

12 Giugno 2019

I pagamenti digitali sono amici dell'ambiente

"I pagamenti digitali non solo combattono l’evasione fiscale ma sono anche amici dell’ambiente". Questo è quanto emerge da due studi olandesi commissionati dalla De Nederlandsche Bank ed analizzati per SumUp da Rete Clima, ente no profit che la sostenibilità per le organizzazioni.

I risultati dei due report sono stati presentati in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, tenutasi il 5 giugno, sulla scia delle iniziative promosse dal movimento “venerdì per il futuro” di Greta Thumberg: l’obiettivo era mettere a confronto l’impatto ambientale del sistema cashless rispetto a quello in contanti.

Pare un dato irrilevante ma ogni volta che effettuiamo una transazione tramite contanti vengono emessi 4,6 grammi di CO2 equivalenti (CO2e, la misura che esprime l'impatto delle emissioni sul riscaldamento globale): l’impatto ambientale è dovuto alla fase di produzione delle monete e a quella operativa, ovvero all’esercizio degli sportelli automatici e al trasporto di monete e banconote.

Tramite pagamento digitale invece, il processo ha un impatto ambientale di 3,78 grammi di CO2e, che equivale per intenderci a una lampadina a basso consumo energetico da 8 W lasciata accesa per un’ora e mezza. In realtà ciò che incide maggiormente è il fatto che i terminali rimangano accesi 24 ore al giorno e per la maggior parte del tempo in modalità standby. I picchi arrivano invece nel momento della lettura della carta, della creazione di un messaggio di autorizzazione e durante la stampa dello scontrino.

Secondo lo studio, la transazione potrebbe essere ancora più “green” grazie all’utilizzo di energia rinnovabile per il funzionamento dei POS e dei data center, o aumentando della la durata della validità delle carte di debito da 3,5 a 5 anni o ancora fissando alcuni momenti per l’aggiornamento dei software, permettendo così ai rivenditori di spegnere i POS quando il negozio è chiuso, senza doverli tenere accesi 24 ore al giorno. Questo permetterebbe un abbassamento delle emissioni di CO2e fino al 44%.

I pagamenti digitali offrono quindi una transazione “pulita” in tutti i sensi, diminuendo il rischio di evasione fiscale, grazie alla loro tracciabilità e anche da punto di vista ambientale, abbassando drasticamente le emissioni inquinanti.