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31 Gennaio 2023

Digitalizzazione, il Sud resta ancora indietro

Nell’ultimo ventennio il processo di digitalizzazione è stato molto rapido, ma il Mezzogiorno non ha ancora recuperato il gap di partenza: il 60% circa dei residenti ha opportunità ridotte di accesso alla Banda ultra-larga, e circa 1 su 5 (17,3%) vive in contesti molto distanti da questo standard (4,2% nel Centro-Nord). E’ quanto emerge da un lavoro dell’Istat su “I divari territoriali nel Pnrr: dieci obiettivi per il Mezzogiorno”, incentrato sui trend del Mezzogiorno rispetto al Centro-Nord e sull’articolazione dei divari interni, di livello sub-regionale.

La crisi pandemica ha evidenziato l’urgenza di investire sulla riduzione dei divari digitali, che nella fase del lockdown “hanno penalizzato fortemente chi non aveva competenze e opportunità adeguate per comunicare, lavorare, studiare”, scrive l’Istat. Il PNRR prevede numerose azioni per il Mezzogiorno in quest’ambito, a partire dalla capillarità dell’infrastruttura, per aumentare la propensione all’utilizzo della rete anche nei servizi al cittadino.

Negli ultimi anni la propensione degli italiani all’uso di internet è progressivamente aumentata. Nell’anno 2000 - sottolinea l’Istat - dichiarava di avere accesso alla rete dalla propria abitazione solo il 15,4% delle famiglie; tale quota era più bassa nel Mezzogiorno (11,1%). Negli ultimi 20 anni - sottolinea l’istituto - la crescita è stata molto rapida e tendenzialmente generalizzata. Nel 2010 oltre la metà delle famiglie italiane (52,4%) aveva accesso alla rete e nel 2020 circa 8 su 10 (79%). L’incremento è di intensità simile nelle due macro-ripartizioni, ma il Mezzogiorno non ha ancora recuperato il gap di partenza, che nel 2021 si attesta intorno al 6% circa.

Dal marzo 2015 l’Italia ha una propria “Strategia per la banda ultra-larga”, coerente con gli indirizzi Europei in materia (il “Piano per la Banda ultra- larga” del dicembre del 2012), e di recente (maggio 2021) adattata alle previsioni del PNRR. Lo scopo principale è di “rendere disponibile una connettività di questo tipo a tutte le famiglie e per tutte le zone abitate entro il 2030”.