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1 Settembre 2020

Decreto Agosto, aumenta il fondo del piano cashless

Ancora incentivi agli acquisti effettuati con forme di pagamento elettroniche, nell’ambito del “piano cashless” con il quale il governo prosegue nella lotta all’evasione fiscale, incoraggiando i pagamenti elettronici, dove l’Italia è in ritardo nonostante il balzo di recupero effettuato durante i mesi della pandemia da Covid-19. E’ quanto prevede il decreto “Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 agosto. La dotazione del fondo previsto dalla legge 27 dicembre 2019, n. 160, è incrementata di 2,2 milioni per l’anno 2020 e di 1.750 milioni per l’anno 2021.

Eliminato, almeno per ora, il bonus POS, ovvero il bonus consumi, il decreto Agosto ha l’obiettivo di incentivare gli acquisti effettuati con i pagamenti digitali nell'ambito del piano cashless, tramite il quale verrà rimborsata una parte delle spese se il pagamento avviene con modalità tracciabile. Nei prossimi mesi il ministero dell’Economia dovrà stabilire, con uno o più decreti, le condizioni e le modalità attuative dell’operazione e i criteri per l’attribuzione dei rimborsi, nei limiti degli stanziamenti previsti. Il Ministero dell’economia affiderà le attività di attribuzione ed erogazione dei rimborsi alla Consap, Concessionaria servizi assicurativi pubblici, nonché ogni altra attività strumentale e accessoria, inclusa la gestione dei reclami e delle eventuali controversie.

L’uso del contante era già stato scoraggiato dal governo abbassando il tetto che, dal 1 luglio, è sceso a 2.000 euro dai
precedenti 3.000 (dal 1 gennaio 2022 si scenderà a 1000 euro). Inoltre è stato dato un supporto agli esercenti garantendo un credito di imposta del 30% (attivo dal 1° luglio) sulle commissioni pagate per i pagamenti elettronici di professionisti ed esercenti. Una misura valida però solo per chi ha dichiarato ricavi non superiori ai 400.000 euro nel 2019. Rimane in vigore la Lotteria degli Scontrini, rinviata però dal 1 luglio di quest’anno al 1° gennaio 2021 a causa della chiusura di molti esercizi commerciali durante l’emergenza sanitaria per il Covid-19.