I pagamenti con carte contactless continuano a crescere, hanno raggiunto quota 126,5 miliardi di euro nel 2021 e si confermano i preferiti dagli italiani per effettuare acquisti nei negozi fisici. Ciò è stato reso possibile dalla diffusione delle carte e dei POS abilitati, spinta dall'innalzamento del limite per i pagamenti senza PIN dai 25 ai 50 euro e salita nel corso del 2020 e del 2021 dai timori sul Covid-19 e sul rischio contagio dovuto al “contatto". E’ quanto emerge dall'Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, che in occasione del convegno "Innovative Payments: the new normal", ha sottolineato come in Italia i pagamenti digitali abbiano raggiunto nel 2021 i 327 miliardi di euro, con una crescita complessiva nell’anno del 22% rispetto al 2020.

“Protagonisti della dinamica del comparto si confermano quindi i pagamenti tramite carte contactless, che raggiungono i 126,5 miliardi di euro, e quelli effettuati in negozio tramite smartphone e altri oggetti indossabili (oltre 7 miliardi di euro)”, si osserva nell’edizione 2021-2022.

A rappresentare la maggiore crescita del comparto ci sono i Mobile e Wearable Payments in negozio (ovvero pagamenti da smartphone o da oggetti indossabili, come gli smartwatch), che superano i 7 miliardi di euro, raddoppiando il loro valore rispetto al 2020 (+106%). “Questo successo è da ricondursi alla combinazione di una serie di fattori: semplicità, velocità e utilità, percepita nell'uso quotidiano, portano infatti gli utilizzatori di questi strumenti a preferirli rispetto ad altri metodi”, sottolinea l’Osservatorio. “Al concetto di Mobile Wallet, ovvero lo smartphone che va a sostituire il portafoglio fisico in molti dei suoi scopi, si stanno affiancando i wearable, utilizzati in maniera più specifica per il pagamento contactless, ma capaci - afferma il Politecnico di Milano - di rendere l'esperienza di pagamento in alcune situazioni ancora più veloce e semplice per il consumatore”.