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4 Luglio 2023

Commissione UE presenta due proposte su uso contante e euro digitale

La Commissione europea ha presentato due proposte affinché i cittadini e le imprese possano continuare ad accedere alle banconote e alle monete in euro, utilizzandole per i pagamenti in tutta la zona euro, e per definire il quadro relativo a un possibile nuovo formato digitale dell'euro che in futuro potrebbe essere emesso dalla Banca centrale europea, in aggiunta al contante.

Anche se il 60% delle persone intervistate vorrebbe continuare a poter utilizzare il contante, sono sempre di più i consumatori che scelgono di pagare digitalmente, utilizzando carte e applicazioni di banche e altre imprese digitali e finanziarie. Una tendenza accelerata dalla pandemia di COVID-19. La Commissione ha quindi proposto delle misure complementari per fare in modo che le persone abbiano sia la possibilità di pagare in contanti sia quella di pagare in maniera digitale quando vogliono utilizzare la moneta della banca centrale: una proposta legislativa sul corso legale del contante in euro per salvaguardare il ruolo del contante e garantire che sia ampiamente accettato come mezzo di pagamento e che rimanga facilmente accessibile alle persone e alle imprese in tutta la zona euro; una proposta legislativa che istituisce il quadro giuridico per un possibile euro digitale, a integrazione delle banconote e delle monete in euro.

Per quanto riguarda il corso legale delle banconote e delle monete in euro, la proposta “intende definire a livello normativo cosa implichi questo corso legale, concentrandosi in particolare sulle "due A": accettazione e accesso. Anche se il contante è, in media, ampiamente accettato in tutta la zona euro, sono emerse problematiche in alcuni settori e in alcuni Stati membri”. Alcune persone - si legge in un comunicato stampa della Commissione - hanno difficoltà ad accedere al contante, ad esempio a causa della chiusura di sportelli ATM e filiali bancarie. La proposta intende fare in modo che “il contante continui ad essere ampiamente accettato in tutta la zona euro e che le persone vi abbiano sufficiente accesso per poter pagare in contanti, se lo desiderano”. La proposta garantirà che “tutti nella zona euro siano liberi di scegliere il metodo di pagamento che preferiscono e abbiano accesso ai servizi di base per il contante. In tal modo verrà salvaguardata l'inclusione finanziaria dei gruppi vulnerabili che tendono a fare maggiore affidamento sui pagamenti in contanti, come gli anziani”.

Per quanto riguarda l’euro digitale, per adeguarsi alla crescente digitalizzazione dell'economia, la Banca centrale europea (BCE), come molte altre banche centrali in tutto il mondo, sta valutando la possibilità di introdurre l'euro digitale a integrazione del contante. Come avviene oggi con il contante, l'euro digitale “sarebbe disponibile insieme ai mezzi di pagamento privati esistenti a livello nazionale e internazionale, come carte o applicazioni, e funzionerebbe come un portafoglio digitale. Nella zona euro le persone e le imprese potrebbero pagare con l'euro digitale ovunque e in qualsiasi momento. Tale sistema sarebbe disponibile per i pagamenti online ma anche offline, permettendo quindi pagamenti da un dispositivo all'altro anche senza connessione Internet, come capita ad esempio in aree remote o nei parcheggi sotterranei. Le banche e gli altri prestatori di servizi di pagamento in tutta l'UE distribuirebbero l'euro digitale alle persone e alle imprese, fornendo gratuitamente alle persone fisiche i servizi di base in euro digitale”. Per promuovere l'inclusione finanziaria le persone fisiche che non dispongono di un conto bancario potrebbero aprire e detenere un conto presso un ufficio postale o un altro ente pubblico, come un ente locale.

Sarebbe un sistema facile da utilizzare, anche per le persone con disabilità. Gli esercenti in tutta la zona euro “sarebbero tenuti ad accettare l'euro digitale, eccezion fatta per i piccolissimi esercenti che potranno scegliere di non accettare pagamenti digitali, dal momento che per loro il costo da sostenere per introdurre una nuova infrastruttura per accettare pagamenti in euro digitale sarebbe sproporzionato”. La proposta “definisce il quadro giuridico e gli elementi essenziali dell'euro digitale che consentirebbero alla Banca centrale europea, previa adozione da parte del Parlamento europeo e del Consiglio, di introdurre eventualmente una valuta digitale che sia ampiamente disponibile e utilizzabile. Spetterà alla BCE decidere se e quando emettere l'euro digitale; questo progetto richiederà dunque un ulteriore e importante lavoro tecnico da parte della BCE”.