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16 Novembre 2021

Censis, la digitalizzazione migliora la vita ma 13,2 milioni di italiani hanno problemi di connessione

Il 70,4% degli italiani ritiene che la digitalizzazione abbia migliorato la loro qualità della vita, perché semplifica tante attività quotidiane. Per il 74,4% degli utenti è ormai abituale l’uso combinato di una pluralità di device (smartphone, pc, laptop, tablet, smart tv, console di gioco). Il 71,7% degli utenti svolge ovunque le proprie attività digitali (e il dato sale al 93% tra i giovani). Il 25,5% naviga spesso di notte (il dato sale al 40% tra i giovani). È quanto emerge dalla ricerca «La digital life degli italiani» realizzata dal Censis in collaborazione con Lenovo.

Tra i dati emerge anche che il 69,4% degli utenti si sente sicuro quando effettua pagamenti o altre operazioni finanziarie online (e il dato sale al 74,5% tra i laureati). Più della metà (il 55,6%) utilizza almeno qualche volta i servizi cloud per salvare documenti e informazioni (con punte del 77,5% tra i dirigenti e del 63,9% tra i laureati).

In questo scenario di sempre maggiore digitalizzazione, nel Paese si contano però ancora 4,3 milioni di utenti di dispositivi senza connessione. E sono complessivamente 22,7 milioni gli italiani - si legge in una nota del Censis - che lamentano qualche disagio in casa, con stanze sovraffollate in cui è complicato svolgere al meglio le proprie attività digitali (14,7 milioni) o con connessioni domestiche lente o malfunzionanti (13,2 milioni). Sul fronte dei dispositivi, 12,4 milioni di italiani devono condividerli con i propri familiari e 4,4 milioni li ritengono inadeguati a soddisfare i propri bisogni.

L’85,3% dei cittadini - si sottolinea nella nota - spera che in un prossimo futuro possa dialogare via e-mail con gli uffici pubblici, l’85% che si possano richiedere documenti e certificati online, l’83,2% di poter pagare online in modo semplice e veloce tasse, bollettini e multe. Il 78,9% si aspetta di ricevere informazioni personalizzate via e- mail, sms o messaggi WhatsApp. Sì alla semplificazione - osserva il Censis - unita alla protezione dei dati: il 76,4% vorrebbe poter conoscere i dati personali di cui la Pa dispone, così da evitare inutili duplicazioni, il 75% vorrebbe comunicare via Pec nella massima riservatezza, il 74% vorrebbe poter accedere a tutti i servizi online con una sola password.