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8 Ottobre 2020

BCE, Panetta: dobbiamo essere pronti a un Euro digitale

I sistemi di pagamento stanno cambiando in modo molto rapido, la digitalizzazione acquista sempre più spazio e la Bce vuole
raccogliere questa sfida e prepararsi a un euro digitale, ovvero a una moneta che affianchi i contanti, senza rischi e che sia a tutela
dei cittadini e della stabilità economica e finanziaria.

“In quanto emittenti della moneta, le maggiori banche centrali stanno considerando l’opportunità di emettere una moneta digitale, ossia una moneta sotto forma elettronica avente corso legale e in grado di ispirare lo stesso grado di fiducia delle forme tradizionali di moneta, offrendone gli stessi benefici. Anche la Banca centrale europea (Bce) sta valutando se affiancare una moneta digitale alla tradizionali forme cartacee di contante in euro”, ha scritto in un post Fabio Panetta, membro del comitato esecutivo della Bce, e pubblicato in Italia come editoriale dal Corriere della Sera.

“Oggi disponiamo di mezzi di pagamento digitali, quali i bonifici on line, nonché della moneta sotto forma di banconote, ma non
abbiamo una moneta digitale emessa dalla banca centrale e utilizzabile per i nostri pagamenti quotidiani. In altre parole, non
disponiamo di banconote sotto forma digitale. L’opportunità di emettere un euro digitale - ha scritto Panetta - è per la Bce una
questione rilevante e urgente, che stiamo analizzando con le banche centrali nazionali dell’area dell’euro”.

Il 2 ottobre - ha spiegato - è stato pubblicato sul sito della Bce un rapporto in cui si valutano le implicazioni di natura economica,
strategica, tecnologica e sociale della eventuale emissione di un euro digitale. Il rapporto sarà oggetto di consultazione pubblica a
partire dal 12 ottobre, allo scopo di raccogliere le opinioni dei cittadini europei e di ogni altro soggetto interessato. Nei prossimi
mesi la Bce avvierà quindi le attività di sperimentazione, “con l’obiettivo di essere in grado di effettuare, quando opportuno, la scelta più appropriata circa la progettazione e l’emissione di un euro digitale”.

“Questa nuova forma di moneta di banca centrale dovrà offrire ai cittadini i medesimi servizi che oggi l’euro offre loro, ossia l’accesso gratuito a un mezzo di pagamento di facile utilizzo, accettato da tutti, affidabile e privo di rischi”. Inoltre, un euro digitale “consentirebbe di fronteggiare il pericolo che strumenti di pagamento digitali emessi da soggetti esterni all’area dell’euro possano rimpiazzare gli attuali mezzi di pagamento, sollevando problemi di natura normativa e rischi per la stabilità finanziaria e per la sovranità economica, monetaria e finanziaria dell’Europa. L’euro digitale - ha sottolineato Panetta - affiancherebbe il contante, senza sostituirlo; permetterebbe ai cittadini una scelta più ampia e un facile accesso ai mezzi di pagamento, favorendo l’inclusione finanziaria”.

“L’euro digitale renderebbe la nostra moneta più appetibile all’estero, accrescendone il ruolo di valuta globale e rafforzando il
sistema finanziario europeo. Conferirebbe efficacia al contrasto di attività illegali quali il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo”, ha aggiunto.

La Bce esaminerà le opzioni disponibili insieme ai soggetti interessati alle istituzioni competenti per valutare “i requisiti giuridici, economici e finanziari legati all’introduzione di un euro digitale”.