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14 Gennaio 2019

Un mondo senza contanti è possibile.

Australia, Gran Bretagna e Svezia sono solo tre dei Paesi in cui l’utilizzo del contante sta gradualmente diminuendo. In questi tre mercati, negli ultimi tempi, il totale annuale dei pagamenti in mezzi diversi dal contante ha già superato quello delle tradizionali transazioni in cash.

I motivi? Molteplici. Da una parte l’ascesa dell’e-commerce, diventato il miglior amico di quei consumatori che non amano le scazzottate nei negozi nei giorni dei saldi. Dall’altra la guerra al riciclaggio e all’evasione, di cui proprio la Svezia è uno dei Paesi più attivi nella lotta.

Infine la comodità, caratteristica essenziale del consumatore di questo millennio, sempre più incuriosito dalla facilità con cui con il semplice tocco sullo schermo di uno smartphone è possibile acquistare qualsiasi cosa, salvaguardando il “sacrosanto” tempo libero.

Australia, Svezia e Regno Unito esemplificano alla perfezione le opportunità a disposizione dei cittadini per allontanare il contante dalle loro tasche.

L’Australia, per esempio, sta lanciando iniziative statali per arginare l’utilizzo del cash, come il divieto di effettuare acquisti per oltre 10.000 dollari australiani (6140 euro) in contanti.

In Gran Bretagna, culla del contactless (smart card), quasi l’intera popolazione possiede almeno una carta di credito, e a fine 2017 le transazioni realizzate con questo tipo di carta hanno costretto il contante alla fuga.

Infine la Svezia, capitale mondiale della lotta al cash, dove oggi i contanti rappresentano solo il 2% del valore totale delle transazioni; percentuale che in base alle previsioni scenderà sotto il mezzo punto percentuale entro il 2020.

Anche in Italia il contante sta perdendo terreno. Secondo una ricerca elaborata dal Politecnico di Milano nei primi mesi del 2018, i pagamenti 4.0 in Italia potrebbero sfondare i 100 miliardi nel 2020. Attenendosi a questa stima emerge dunque che, sebbene il contante non sparirà dalle tasche dei consumatori, un allineamento con le percentuali di pagamenti online effettuate dagli altri Paesi europei è sempre più prossima.