I dati fino al 31 agosto sono stati pubblicati dall’Agenzia per l’Italia digitale e mostrano un comparto reso esplosivo dall’introduzione dell’obbligo di abolire il contante nelle transazioni con lo stato e le sue propaggini. Divieto che sta andando a regime attraverso il moltiplicarsi delle amministrazioni che aderiscono al sistema pubblico dei pagamenti, pagoPA, e agli operatori di mercato, banche, specialisti dei pagamenti e delle transazioni digitali che si stanno attivando anche loro.
Gli ultimi dati sono stati distribuiti in dall’Agenzia per l’Italia digitale, che ha il compito di monitorare lo sviluppo e l’implementazione delle piattaforme e delle infrastrutture informatiche dello stato, proprio in questi giorni.
Gli uffici iscritti, a pagoPA il sistema pubblico per i pagamenti a Stato comuni e regioni sono oltre 20.000, di cui 14.000 già attivi. Dentro c’è di tutto: dall’Agenzia del Farmaco, alla comunità montana, dall’ordine dei geometri di Pescara alla Casa di riposo suor Filippina, convenzionata con il servizio sanitario nazionale.
Sebbene le percentuali siano molto positive e se i valori manterranno questa progressione, in due anni, potrebbero raggiungere i 50 miliardi: gli Italiani prediligono ancora la postazione fisica, come rivelano i dati dell’Agid. La maggior parte dei pagamenti sono stati effettuati presso le reti di distribuzione, dei grandi gruppi del gioco, i bancomat e altri esercizi commerciali attrezzati. Solo un quinto degli incassi viene da pagamento sui siti web o da applicazioni mobili fornite dalle amministrazioni. La strada è ancora lunga, ma le previsioni lasciano ben sperare.