Come anticipato qualche mese fa le nuove tecnologie stanno scavalcando i classici sistemi di pagamento digitale, e sebbene in certi Paesi sia il contante ancora a trainare i pagamenti, in altri carte di credito e qr code sono già sorclassati.

Le tecnologie che usano il riconoscimento facciale sono in pieno boom nel Paese più ricco dell'oriente, e ora stanno rivoluzionando anche il settore dei pagamenti digitali, un settore in cui la Cina era già molto avanti rispetto agli altri, grazie all'app Wechat usata anche per pagare. Oggi le aziende stanno investendo miliardi nello sviluppo di questa tecnologia che potrebbe ulteriormente velocizzare i sistemi di pagamento. 

Il riconoscimento facciale offre altissime garanzie di sicurezza, prima delle quali la sicurezza, nessuno infatti può leggere il vostro pin mentre lo inserite.

Ma la velocità e la comodità si pagano con un costo più alto, la privacy. Il rischio che uno Stato come la Cina, in cui vigono censura e repressione del dissenso, usi i dati acquisiti col riconoscimento facciale per i suoi scopi di sorveglianza e controllo degli oppositori è altissimo.

Proprio per i problemi legati alla privacy Facebook ha cambiato le carte in tavola per quanto riguarda il riconoscimento facciale sulle foto caricate dagli utenti. Se prima Facebook  ha utilizzato il riconoscimento facciale per suggerire di taggarci nelle foto che un amico ha caricato sul sito, a meno che non gli abbiamo detto di non farlo, da oggi si passa da una funzione di opt-out (si può uscire) a una di opt-in (bisogna scegliere di entrare). Gli utenti dovranno scegliere esplicitamente di consentire a Facebook di utilizzare il riconoscimento facciale su di loro e sulle loro foto. Per gli utenti che hanno già disattivato la funzione, nulla cambierà. 

Il tema della privacy si potrebbe dimostrare fondamentale per l'utilizzo di questo nuovo strumento di pagamento nel resto del mondo, ma i vincoli legali legati a questo sistema sono molto complessi.