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18 Luglio 2019

Pagamenti digitali: il futuro avanza

Da una parte la diffusione di smartphone e dispositivi indossabili, dall’altra applicazioni di mobile payment sempre più sicure e affidabili e usabili: il prodotto di questo incontro sta impattando sui modelli di business del mondo retail e delle banche.

Uno studio di Mastercard in collaborazione con GCT Research dice che un cittadino europeo su quattro, per un totale ci circa 175 milioni di persone, è pronto ad utilizzare i pagamenti contactless, sempre ed ovunque, per acquisti in movimento tramite smartwatch, braccialetti, e altri dispositivi indossabili abilitati.

Complice la diffusione della tecnologia contactless per i pagamenti, questi dispositivi sono sulla strada per diventare in poco tempo un vero e proprio prodotto di massa.

E se quando si parla di pagamenti digitali ancora restano i timori relativi alle frodi, anche su questo fronte sono stati fatti grandi passi avanti. In particolare l’utilizzo della biometria è considerata con sempre maggiore favore dagli utenti quando si tratta di autorizzare un pagamento, ad esempio, attraverso un device mobile, o per dare il via libera a un prelievo da uno sportello bancomat.

Tra le, ormai, vecchie contromisure si ricorda  il riconoscimento dell’impronta digitale, che identifica le caratteristiche chiave dell’impronta e le traduce in codici unici per ciascun utente.

La scansione dell’iride riconosciuto oggi come il più affidabile per la verifica dell’identità di un utente; per poi concludersi con il riconoscimento vocale, in cui dei sensori “leggono” le impronte vocali e i ritmi, anch’essi unici per ciascun individuo e, dunque, impossibili da contraffare.

Grazie a questi accorgimenti e all'innovazione tecnologica i pagamenti digitali stanno abbattendo le reticenze dei consumatori più restii ad aprirsi al futuro.