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12 Luglio 2019

Pagamenti digitali e cybersecurity

I pagamenti digitali si stanno sviluppando sempre più velocemente, soprattutto tra i giganti tecnologici quali Facebook e Apple.  Facebook  ha da poco rivelato i primi dettagli sulla sua, a lungo attesa, valuta digitale: Libra. Facebook ha più di 2 miliardi di utenti e, grazie alla nuova valuta, connette in maniera ancora più intensa aziende e soggetti in tutto il mondo.

Lo sviluppo della tecnologia digitale di questi ultimi decenni ha parallelamente acuito le necessità di una maggior protezione dei dati. Sono infatti sempre più frequenti attacchi di tipo tecnologico e informatico verso organizzazioni aziendali hackerare dati e tecnologie scippate ai loro creatori/produttori. Secondo Cybersecurity Ventures ogni 20 minuti avvengono 100 attacchi ransomware (attacchi hacker finalizzati all’ottenimento di un riscatto). Molti di questi sono diretti contro individui o piccole imprese, ma i pericoli sono evidenti anche a livello di aziende.

Questo dovrebbe risultare particolarmente allarmante per Facebook e Apple che stanno spingendo verso pagamenti e valute digitali: le aziende tecnologiche infatti sono state di gran lunga le più colpite, con il settore che ha subito il 63% degli attacchi complessivi, colpendo oltre 10 milioni di dati.

Tuttavia, prima di fare dell’allarmismo gratuito, è bene ricordare che ogni anno si registrano 2,7 miliardi di transazioni, di cui i tentativi di truffa si fermano allo 0,03%. L’80% dei tentativi vengono intercettati prima di concludersi, grazie agli innumerevoli investimenti fatti per aumentare la sicurezza delle transazioni.

Malware come WannaCry e Stuxnet sono ormai ben noti e, nonostante gli iniziali danni, si è riusciti a contenere le perdite di dati. Gli investimenti in cyber security sono cresciuti esponenzialmente negli ultimi anni: secondo Forbes il budget di aziende come JP Morgan per la sicurezza informatica è stato di 500 milioni di dollari nel 2016, mentre per Bank of America Merrill Lynch’s era di 400 milioni di dollari, cifre enormi di per sé, ma che impallidiscono di fronte ai 20 miliardi dollari che il governo degli Stati Uniti ha messo a budget nel 2017 (fonte: Nasdaq Global Indexes). Cyber Security Ventures stima inoltre che la spesa globale per la cybersecurity sia cresciuta di 35 volte tra il 2004 e il 2017 e andrà oltre il trilione di dollari nel 2021. La tecnologia, insomma, cresce e si perfeziona, riducendo al minimo i rischi legati alle transazioni digitali, permettendo agli utenti di effettuare transazioni in maniera sicura e veloce.