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12 Settembre 2019

Nuovo governo: qualcosa si muove

Il Centro studi di Confindustria nell’ambito del dibattito su come recuperare gettito fiscale in preparazione della prossima legge di bilancio ha proposto incentivi all’uso della moneta elettronica e disincentivi all’uso del contante. Una vera rivoluzione in un Paese in cui il contante è ancora il principale strumento per effettuare i propri acquisti quotidiani. 

Nello specifico, si propone un primo intervento di sconto sulle transazioni elettroniche, con un credito di imposta del 2% al cliente che paga con carta di pagamento. Un secondo intervento è invece costituito da una commissione sui prelievi di contante. Saranno esenti da commissione tutti i cittadini che effettuano un prelievo mensile sotto i 1500 euro. Verrà applicato una commissione del 2% sui prelievi eccedenti da tale soglia. Il Csc stima che tale manovra porterebbe un gettito annuale di circa 3,4 miliardi. 

L’Italia è come sappiamo uno dei Paesi dove meno diffuso è l’utilizzo di carte di pagamento: rispetto a una media europea superiore a 100 transazioni pro-capite annue, in Italia ne vengono effettuate meno della metà, l’utilizzo maggiore di metodi di pagamento digitale può far emergere gettito fiscale modificando le abitudini di spesa dei consumatori finali.

Se questo proposta sarà effettivamente approvata ci troveremmo davanti a un'iniziativa concreta e radicale che potrebbe portare  l'Italia ad allinearsi alle percentuali di utilizzo degli altri Paesi Europei, dando un forte segnale di svecchiamento e di lotta all’evasione fiscale.