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11 Aprile 2019

Le banche di domani

Il settore bancario nell’ultimo decennio ha attraversato una fase di profonda trasformazione dovuta principalmente all’ascesa dei pagamenti elettronici. Le nuove tecnologie digitali hanno imposto una nuova modalità di dialogo tra le istituzioni bancarie e la clientela, sia del mondo del retail che del business.

Una recente ricerca di Openjobsmetis ha evidenziato almeno 250 grandi aziende nel mondo del Fintech che si occupano di servizi di incasso, pagamenti e di processi bancari. Se a queste aggiungiamo le big del mondo Tech (Apple, Amazon, Facebook e Google) entrate da poco tempo a passo di carica nel mondo dei servizi finanziari, si comprende la necessità di un nuovo modello di business per gli istituti finanziari tradizionali.

I pagamenti elettronici hanno fornito ai consumatori la possibilità di usufruire di un numero sempre più elevato di servizi in maniera dinamica e immediata, scavalcando i luogo fisico della banca, che come detto in passato ora è costretto a interrogarsi sulle nuove modalità con cui poter soddisfare il cliente stando al passo con la concorrenza.

Velocità e flessibilità saranno i pilastri di questa rivoluzione. Tuttavia non è da sottovalutare il rapporto umano. Sebbene infatti viviamo in una società ad alto livello di digitalizzazione e di social network, la figura dell’intermediario bancaria resta ancora un faro per il consumatore, che percepisce la necessità di affidarsi a qualcuno, non semplicemente alla schermata di uno smartphone.

La ricetta giusta nell’immediato futuro sarà quella di puntare alla ricerca di figure professionali ibride, capaci di coniugare le nuove competenze digitali al ruolo istituzionale e di fiducia che l’intermediario bancario dovrebbe ricoprire.