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27 Settembre 2018

L’Italia in ferie preferisce le carte: in crescita i pagamenti elettronici online e in-store

Gli italiani abbandonano pian piano le diffidenze legate ai pagamenti elettronici. Ciò si deduce dai dati di Sia, leader europeo del settore che controlla buona parte delle transazioni con carte di debito, credito e prepagate in Italia. Nel mese di agosto si sono registrati più di 262 milioni di pagamenti con carte emesse da Sia. Il 17,1% in più rispetto ai 223,8 milioni dell’agosto dello scorso anno. Ben 48 milioni di queste transazioni sono avvenute in ambito e-commerce (+23,7% rispetto al 2017). Per quanto riguarda gli store fisici i pagamenti hanno subito un incremento del 15,7% rispetto allo stesso mese del 2017 portando a quota 214,5 milioni le transazioni. Dati che confermano i numeri di inizio estate, quando a maggio si era calcolato che in Italia il numero di carte prepagate oltrepassava quello di molti Paesi europei. Le prepagate, si è scoperto, vengono relegate esclusivamente ad acquisti online principalmente in ambito turistico, quindi prenotazioni presso siti di hotel o operatori turistici. Il motivo di questa asimmetria con gli altri stati della UE è che una carta prepagata viene considerata più sicura dagli italiani poiché, in caso di frode, il danno avviene solo sull’importo caricato e quindi il furto può essere in qualche modo limitato. Ciò ha portato alla nascita di un Osservatorio sulla sicurezza dei pagamenti elettronici nel settore turistico, istituito da A.P.S.P. (Associazione Prestatori Servizi di Pagamento), che conferma le preoccupazioni venutesi a creare: «Oggi nel dark web riscontriamo una crescente compravendita di dati delle carte di credito, e purtroppo molti di questi vengono sottratti in modo fraudolento proprio dal settore turistico» afferma Carlo De Luca, membro dell’Osservatorio, ma allo stesso tempo la nascita dello standard PCI-DSS (Payment Card Industry Data Security Standard) può aiutare i consumatori a pagare in tutta sicurezza. Questo standard, infatti, è nato dal consorzio PCI (che comprende Visa, Mastercard, American Express e JCB) per uniformare la gestione della sicurezza dei dati delle carte e costruire un network di pagamenti sicuro e invulnerabile.