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3 Settembre 2020

Indagine Doxa, 6 famiglie su 10 non arrivano a fine mese

La pandemia creata dal Coronavirus ha inciso non solo sulla salute fisica ma anche sulla salute finanziaria delle famiglie. Il Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria (Comitato Edufin) ha commissionato una raccolta di dati a Doxa per mettere a fuoco la situazione finanziaria delle famiglie e capire le aree di maggiore criticità. Dal rapporto è emerso che esisteva una fragilità finanziaria già prima della crisi. L’indagine è stata condotta tra il 27 maggio e il 10 giugno con 5.009 interviste online ad un campione nazionale di individui di età superiore ai 18 anni che fossero, all’interno del proprio nucleo familiare, la persona responsabile della gestione dell’economia familiare o quella più informata sulle questioni economico/finanziarie.

Ancora prima dell’emergenza sanitaria, più di un terzo delle famiglie (36,6%) non avrebbe avuto le risorse per affrontare la mancanza di reddito per un periodo superiore ai due mesi. La fragilità finanziaria - si legge nel rapporto Doxa - si è notevolmente acuita con la crisi. Di fronte alla domanda “il tuo reddito ti permette di arrivare a fine mese”, il 46% delle famiglie ha dichiarato che prima dell’emergenza arrivava a fine mese con difficoltà. Dopo l’inizio dell’emergenza (e fino al momento in cui è stata effettuata la rilevazione) le difficoltà sono aumentate in misura significativa e la percentuale di famiglie che arriva a fatica alla fine del mese è salita di ben 12 punti percentuali, arrivando al 58%.

Il 30% inoltre dichiara di non essere in grado di sostenere una spesa imprevista di 2.000 euro nell’arco di un mese. I gruppi più vulnerabili sono i giovani, le donne, chi ha un basso livello di educazione e le famiglie che vivono nel Sud e nelle isole.

Dall’inizio dell’emergenza COVID-19, circa 4 famiglie su 10 dichiarano di aver rivisto i propri obiettivi di lungo periodo del tutto o in parte. Inoltre, una famiglia su quattro dichiara di non avere obiettivi di medio-lungo termine. Il 35% degli intervistati dichiara di provare una sensazione d’ansia pensando alla propria situazione finanziaria.

“Gli interventi pubblici offerti in supporto alle famiglie sono noti e conosciuti dalle famiglie ma esiste una potenziale debolezza di fondo nelle famiglie probabilmente dovuta, anche, alle basse conoscenze finanziarie acquisite dei concetti più elementari che sono alla base delle principali decisioni finanziarie. Questa bassa conoscenza non solo può portare ad un utilizzo inefficiente degli aiuti pubblici, ma anche, accentuare l’impatto degli shock e della pandemia”, si legge nel rapporto. Questa bassa conoscenza - si sottolinea - non solo può portare ad un utilizzo inefficiente degli aiuti pubblici, ma anche, accentuare l’impatto degli shock e della pandemia. La conoscenza è bassa anche sui temi che si riferiscono ai concetti di previdenza. Solo il 27% sa cosa sia il rischio di longevità e meno della metà del campione (45%) conosce gli strumenti di previdenza complementare.