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13 Dicembre 2019

Inarrestabile la crescita della moneta elettronica grazie agli smartphone

Sono quasi 13 milioni gli italiani che a oggi hanno usato un servizio innovativo in ambito finanziario o assicurativo, servizi per la gran parte legati ai pagamenti alla mobilità: il 30% li conosce bene e il 14% li utilizza con una certa regolarità. È solo la punta dell’iceberg dell’innovazione nel campo delle transazioni, ma indica una tendenza ormai consolidata che spinge il nostro Paese verso la moneta elettronica. Ciononostante l’Italia rimane sempre in cima alle classifiche europee per uso del contante: stando ai dati del Comitato per la sicurezza finanziaria (Csf) ogni 100 euro di transazioni 86 sono ancora in cash contro una media europea di 79. Il Cash Intensity Index, il rapporto tra il valore del contante in circolazione e Pil, colloca il nostro Paese al 32° posto, su 95 economie mondiali, con un valore di 11,8%, 0,8 punti sopra la media di Eurozona.

Allo stesso tempo la moneta elettronica continua ad avanzare e la crescita più rapida è quella dei sistemi digitali più innovativi - tutte le modalità da remoto, sostanzialmente di ecommerce da pc o cellulare, e mobili via contactless o app, che l’anno scorso hanno raggiunto 80 miliardi di euro e che potrebbero raddoppiare per il 2021 tra 125 e oltre 160 miliardi, coprendo in sostanza la metà dei pagamenti digitali.

Certo l’uso della moneta elettronica dovrebbe accelerare per ridurre il gap con le altre economie, ma il volume delle transazioni digitali è cresciuto negli ultimi cinque anni a ritmi attorno al 10% arrivando nel 2018 a 240 miliardi di euro, pari al 36% del totale delle spese degli italiani. L’Osservatorio Mobile Payments del Politecnico di Milano prevede di arrivare a 300 miliardi al 2021.