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15 Settembre 2020

Il governo al lavoro sul piano cashback

Il Governo tira dritto per ridurre l’uso del contante e contrastare l’evasione fiscale. Il piano cashback, che dovrebbe partire il prossimo 1° dicembre, prevede, secondo le indiscrezioni di stampa, un meccanismo di rimborso di una parte delle spese effettuate con moneta elettronica o con altre modalità di pagamento tracciabile. Resterebbero fuori solo le spese fatte online, dove il solo modo di pagamento è necessariamente quello elettronico. Vengono così premiate tutte le spese fatte con moneta elettronica e non più solo quelle appartenenti a certe tipologie, ad esempio, barbieri, parrucchieri, servizi di cura della persona, ristoratori e albergatori, come previsto in un primo momento.

Per incentivare i consumatori a utilizzare la moneta elettronica il Governo ipotizzerebbe, secondo le indiscrezioni, di riconoscere all’acquirente un rimborso del 10% ma che scatterebbe solo per le spese da 3.000 euro in su. Inoltre, si ragiona anche sulla possibilità di prevedere un numero minimo di transazioni. Si tratta per ora solo di ipotesi allo studio, nulla è ancora ufficiale.