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4 Novembre 2019

I ribelli del Pos

"Posso pagare con le carte?""No mi spiace, per un caffè solo contanti". Quante volte abbiamo sentito pronunciare questa frase all'interno di un bar? Semplice: più di quante vorremmo ricordare. 

Sono i ribelli del "pos", quella fascia di negozianti e baristi che si ergono a difesa di una cultura del contante difficile da depennare nel nostra Paese. Tuttavia pagare un caffè con pagamenti digitali non è un'impresa così impossibile. A Torino ad esempio su cinque tentativi, solo un bar oppone il gran rifiuto, per altro anticipato da un cartello accanto alla cassa. "Niente carte o bancomat, solo contanti ". 

In effetti, se è solo per un caffè, qualche imbarazzo a tirar fuori la carta scatta anche da parte del consumatore, nonostante sia in pieno diritto, sia chiaro, e all'estero sia una pratica in uso ormai da anni. 
La catene di piccoli alimentari, al contrario, accettano senza storie di attivare il pos, che anzi gli risolve l'annoso problema di dare il resto in monete di piccolo e piccolissimo taglio che mancano sempre, soprattutto nelle ore di minor traffico alle casse. Meglio insomma prendere i soldi con la carta di credito che trovarsi di fronte 50 euro di cui dover restituire magari 47,95, depauperando il fondo cassa.

Oggi fortunatamente moltissimi bar si stanno attrezzando di dispositivi in grado di accettare pagamenti elettronici. La filosoia del cashback, traianata in special modo dagli smartphone, lo strumento prediletto dagli italiani in alternativa al contante, potrebbe finalmente abbattare il muro di reticenza da parte dei negozianti.