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7 Maggio 2019

Gli scontrini cartacei spariranno?

L’avanzamento dei pagamenti elettronici porterà entro l’estate l’ennesima novità: dal 1° luglio infatti prende avvio una piccola rivoluzione sia per i commercianti che per i consumatori, l’obbligo dello scontrino elettronico.

Il cambiamento sarà in due tappe: riguarderà inizialmente, a partire dal 1° luglio 2019, solo gli esercizi commerciali con un fatturato superiore ai 400mila euro (sono calcolati in 261mila unità), mentre scatterà poi per tutti i commercianti in Italia dal 1° gennaio 2020, anche i più piccoli.

Lo scontrino cartaceo verrà quindi parzialmente rimpiazzato dopo 36 anni onorato sercizio: quando fece il suo esordio correva l’anno 1983, il ministro delle Finanze era il socialista Franco Reviglio, e anche allora era il 1° luglio. La novità è stata introdotta con il decreto fiscale collegato all’ultima manovra.

Questa novità tecnologica riguarderà però, almeno per il momento, solo gli esercenti.  Per i consumatori non cambierà nulla. L’Agenzia delle Entrate ha precisato infatti che i clienti continueranno a ricevere uno scontrino o una ricevuta cartacea. Il bigliettino cartaceo potrà ancora essere usato, ma non avrà valore fiscale: ciò implica che non conterrà informazioni sulla partita IVA dell’esercizio commerciale, né indicazioni sulle imposte pagate nel corso della transazione. Non essendo “fiscale” questo documento commerciale servirà soltanto all’acquirente come prova dell’acquisto per ottenere eventuali rimborsi o sostituzioni.                       

Per aiutare i commercianti ad affrontare il passaggio, il Fisco ha previsto una serie di agevolazioni: un credito d’imposta del 50% della spesa per l’acquisto dei nuovi strumenti, il cui prezzo dovrebbe oscillare attorno agli 800 euro e di 50 euro per chi sceglie di adattare i dispositivi già in uso. Per chi invece non può o non vuole comprare un nuovo registratore, c’è anche la possibilità di mantenere il vecchio apparato analogico, adattandolo con uno specifico software per il collegamento alle Entrate

La novità rientra nel pacchetto anti-evasione: abbiamo già parlato infatti di come i pagamenti digitali possano essere un ottima arma nei confronti dell’evasione fiscale. Come accaduto, o per meglio dire, come accadde tutt’oggi con i “furbetti” del Pos, questa novità potrebbe trovare delle resistenze, tuttavia sarà difficile rallentare il progresso tecnologico.