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17 Ottobre 2018

Credito, debito o prepagata? Cosa conviene e quale scegliere

In paesi come gli Stati Uniti le carte di pagamento sono considerate un potente status symbol, quasi alla stregua di macchine sportive e gioielli, ma scegliere il tipo di carta adatto alle nostre abitudini e al nostro reddito può essere complicato e, alle volte, riservare spiacevoli soprese.

Recenti studi, infatti, hanno portato a galla la disinformazione che c’è riguardo questi strumenti di pagamento: tassi d’interesse, tetti di spesa e commissioni vengono a volte sottovalutati e provocare un aumento indesiderato dei costi per i possessori.

Oggi quasi tutti hanno carte di pagamento nel portafoglio, ma in quanti sanno veramente come funzionano?  

Proviamo allora a fare chiarezza sulle tipologie più diffuse e sulle loro differenze. La carta di credito ci consente di acquistare “a credito”, cioè i soldi ci vengono prestati dalla banca che ha emesso la carta. Ci sono due tipologie principali di carta di credito, quelle “a saldo” e quelle “rateali” o Revolving. Il primo tipo è il più diffuso in Italia, offerta in genere all’apertura di un conto corrente, permette di dilazionare il pagamento della merce acquistata in un breve periodo (al massimo 45 giorni), senza costi aggiuntivi per l'acquirente. Tutte le spese avvenute in un determinato mese solare quindi, verranno addebitate sul conto il mese seguente, in uno specifico giorno stabilito dal contratto firmato.

La carta di credito Revolving consente di rateizzare i pagamenti effettuati, ma la rateizzazione comporta un costo supplementare per l'acquirente dovuto alla corresponsione degli interessi sul finanziamento, finché quest'ultimo si mantiene entro un tetto massimo, detto fido. Il Taeg (Tasso Annuo Effettivo Globale) di questo finanziamento può però anche sfiorare il 20%.

La carta di debito, invece, si chiama così poiché l’importo pagato al POS - o prelevato - viene addebitato immediatamente sul conto bancario del titolare.

L’ultima tipologia è la carta prepagata o ricaricabile (la più usata per gli acquisti online), cioè un tipo di carta il cui credito non è detratto da un conto bancario ma direttamente dai fondi correnti ricaricati sulla carta.

Detto ciò la prudenza non è mai troppa, anche perché nonostante i progressi nella sicurezza, la banda magnetica e il chip consentono ancora la clonazione delle carte: facciamo quindi attenzione a prelevare da sportelli che ci sembrano diversi dal solito o comunque sospetti.