ITA / ENG

News

15 Giugno 2021

BankItalia, la pandemia ha dato una nuova spinta ai pagamenti digitali

La pandemia “ha fortemente accelerato la diffusione delle tecnologie digitali nei pagamenti in Italia, dove già negli anni precedenti si era registrata una progressiva crescita nell’utilizzo degli strumenti alternativi al contante”. E’ quanto afferma la Banca d’Italia nella Relazione annuale presentata lo scorso 31 maggio, in occasione dell’assemblea.

Uno studio - spiega l’istituto di via Nazionale - analizza la relazione tra alcuni indicatori di utilizzo delle carte di pagamento – che rappresentano il principale sostituto del contante per gli acquisti al dettaglio – e il numero di nuovi casi ufficiali di contagio da Covid-19. Questa relazione “permette di misurare quanto la pandemia abbia influito sulle modalità di acquisto, sia per i timori di contrarre l’infezione sia per i provvedimenti di contenimento della mobilità e delle attività produttive e commerciali adottati dal Governo”.

Dai risultati si osserva che la pandemia ha indotto “una significativa e persistente riduzione del rapporto tra il valore dei prelievi di contante dagli sportelli automatici e quello dei pagamenti effettuati con carta di debito presso i punti di vendita (cash-card ratio). L’eccezionale calo dei consumi privati nel 2020 “si è riflesso in una contrazione dei prelievi di contante più marcata di quella registrata per le transazioni con carta. È inoltre fortemente aumentato l’utilizzo delle tecnologie digitali, che consentono un maggiore distanziamento tra il consumatore e l’esercente, come indicato dall’incremento persistente della quota – sul totale degli acquisti con carta – sia delle transazioni tramite carte con tecnologia contactless presso il punto vendita fisico, sia di quelle via internet”.

La Bce a luglio del 2020 aveva condotto uno studio presso i consumatori dei paesi dell’area dell’euro per valutare l’impatto della pandemia sull’utilizzo degli strumenti di pagamento al dettaglio e sono emerse indicazioni analoghe. Con riferimento all’Italia, confrontando i risultati con quelli delle indagini degli anni precedenti emerge che “il contante è ancora lo strumento più utilizzato per i pagamenti, ma l’epidemia di Covid-19 sembra averne accelerato la sostituzione con strumenti alternativi. Circa un terzo degli intervistati ha dichiarato di aver effettuato meno frequentemente transazioni in contanti dall’inizio della pandemia; tra questi, il 94 per cento ha riferito che continuerà a preferire gli strumenti alternativi anche quando l’emergenza sanitaria sarà superata (il 60 per cento sicuramente e il 34 per cento probabilmente). Tra i fattori che hanno determinato il minor uso del contante, gli intervistati - si legge nella Relazione annuale - hanno indicato la facilità di utilizzo dei pagamenti elettronici, in particolare della tecnologia contactless (48 per cento), e il rischio di trasmissione dell’infezione attraverso le banconote (27 per cento) o la prossimità fisica con l’esercente (21 per cento)”.