ITA / ENG

News

3 Novembre 2020

Banconote, oltre 9 milioni di italiani non le usano più

Sono oltre 9 milioni i cittadini italiani che hanno dichiarato che non useranno più monete e banconote per paura che possano trasmettere il virus del Covid. E’ quanto emerge da un’indagine condotta per Facile.it dall’istituto di ricerca EMG Acqua a metà ottobre 2020, su un campione rappresentativo della popolazione italiana adulta con età pari o superiore a 18 anni. A livello nazionale, la percentuale di chi ha dichiarato di abbandonare il contante per paura del contagio è pari al 19%, e quelli più favorevoli sono gli uomini (21% rispetto al 17% rilevato nel campione femminile) e i residenti nelle aree Nord-Ovest (24%).

Dai dati dell’analisi, che si è concentrata anche sul come gli italiani si rapportino alle piccole spese quotidiane, si scopre che ad oggi, per questo genere di pagamenti, il 64% usa in via esclusiva o preferenziale il denaro contante, ma alla luce di alcuni
provvedimenti del Governo, primi fra tutti cashback e lotteria degli scontrini, qualcosa sembra pronto a cambiare. Il 59,4% del campione intervistato ha dichiarato che, visti questi incentivi, da ora in avanti userà maggiormente carte di credito, bancomat e prepagate. A far loro da contraltare, però, un 20,4% di rispondenti (addirittura 26,1% nei centri abitati con oltre 100.000
residenti) che non ha alcuna intenzione di rinunciare a monete e banconote se la spesa è di piccolo taglio.

Un altro provvedimento sul quale l’indagine condotta per Facile.it da EMG Acqua ha indagato è l’opinione che i consumatori italiani hanno sull’abolizione delle commissioni a carico degli esercenti per importi inferiori a 5 euro pagati con moneta elettronica. La stragrande maggioranza degli intervistati (89,6% del campione) è favorevole all’eliminazione, e sulle motivazioni quasi 1 su 3 (31,3%) afferma di essere favorevole perché ritiene questo possa fare emergere una buona parte di evasione fiscale. Appena meno (29,6%) sono quelli che si dicono favorevoli perché, sostengono, questo provvedimento avrebbe come effetto quello che gli esercenti non avrebbero più scuse per non accettare pagamenti con carte elettroniche anche per piccoli importi. Addirittura più di un rispondente su quattro (26,2%, pari a 12.492.268 individui) ha invece dichiarato che è favorevole al provvedimento perché ciò consentirebbe di limitare l’uso del denaro contante e, così, potrebbe aiutare a contenere la diffusione del Covid.

Tornando all’uso del contante, ad oggi, sempre secondo le dichiarazioni rilasciate nel corso dell’indagine, per le piccole spese il 64% degli italiani usa in via esclusiva o preferenziale il contante, nello specifico più di un italiano su quattro (27,1% degli intervistati) usa solo ed esclusivamente denaro contante, mentre Il 36,9% preferisce usare il contante e ricorre alla carta unicamente se si trova a non avere in tasca monete o banconote. C’è poi chi usa prevalentemente la carta elettronica e ricorre al
denaro contante solo se il commerciante non accetta pagamenti elettronici (29,4%) e chi usa esclusivamente la carta elettronica e,
se il commerciante non accetta bancomat o carte di credito, prende la porta e cambia negozio (6,6% del campione intervistato). Fra gli oltre 16 milioni che, in toto o in parte, non sono disposti a rinunciare a monete e banconote, le ragioni più frequenti di questa scelta sono il fatto che il contante sia percepito come più comodo rispetto alle carte elettroniche (18%), la difficoltà a controllare le proprie spese personali (17,2%) o la paura di furti e clonazioni (16,8%). Inoltre, c’è un 4% dei rispondenti (circa 675.000 individui) che non vuole dire addio al contante per paura di essere controllato.