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11 Febbraio 2019

Anche la “busta” con la mancia diventa digitale.

Anche le tradizioni più irrinunciabili potrebbero presto mutare in un mondo in cui l’avanzata dei pagamenti digitali sembra essere diventata ormai implacabile.

Le banche stanno perdendo il loro ruolo di mediatori, gli store vanno a ricercare un nuovo significato dopo l’intromissione a gamba tesa dell’e-commerce, gli smartphone stanno rivoluzionando il mercato dei pagamenti digitali, divenendo lo strumento di pagamento più apprezzato dagli italiani.

I contanti insomma cominciano a subire una spietata concorrenza.

Persino le banconote che vanno a gonfiare le buste regalo, quelle che in Italia si donano spesso il giorno delle nozze, potrebbero soffrire questa competizione.

Una tradizione, quella delle “buste regalo”, che giunge dal lontano oriente. La più famosa di queste è la hongbao, la busta rossa che si regala durante il Capodanno cinese.

Con l’avvento dei pagamenti elettronici anche la hongbao, per non scomparire, ha assunto il suo formato digitale, attraverso un messaggio che viaggia su WeChat, la app di messaggistica più popolare della Cina, utilizzata anche per effettuare pagamenti al posto delle normali carte.

Per mantenere viva la tradizione, le buste rosse di WeChat non sono scomparse del tutto, ma ora si annunciano via messaggio con l’immagine virtuale di una hongbao e per scoprire quanti soldi contengano bisogna aprirle cliccandoci sopra.

Lo scorso dicembre la busta regalo in formato digitale è arrivata anche nel vecchio continente grazie alle nuove startup fintech. Per inviarne una basta andare sulla homepage dell’apposita app, indicare cifra e destinatario, aggiungere un messaggio di auguri e infine la data in cui vogliamo che la busta sia aperta.

Il ricevente potrà persino decidere di rifiutare il regalo: se non apre la busta, dopo sette giorni il denaro torna direttamente al mittente.

Se le buste digitali riusciranno a scalzare le buste di carta è presto per dirlo. Secondo uno studio dell’Osservatorio mobile payment & commerce del Politecnico di Milano, gli italiani si attestano come fanalino di coda in Europa per quanto riguarda i pagamenti digitali, sebbene negli ultimi tempi sia visibile una netta accelerazione.

In ogni caso, sebbene con ritmi diversi, è ormai chiaro come i nuovi strumenti di pagamento stiano andando a modificare in profondità gli stili di vita e le tradizioni dei cittadini.