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21 Gennaio 2020

Amazon vuol far pagare con la scansione della mano

I metodi di pagamento sono uno dei terreni di scontro più caldi su cui si sfidano le compagnie tecnologiche: secondo quanto si legge sul Wall Street Journal, infatti, il colosso dell’ecommerce sta studiando una tecnologia per permettere di compiere transazioni soltanto attraverso la lettura dei dati biometrici della mano.

Il nuovo sistema tecnologico di pagamento, chiamato Orville, si basa su terminali che possono essere installati in qualsiasi negozio o punto vendita in sostituzione o in aggiunta ai Pos. In questo modo, i clienti non dovranno più “mettere mano al portafoglio” ma semplicemente metterla di fronte a uno scanner, e nel giro di pochi secondi la transazione sarà eseguita.

Come riportato da Recode lo scorso dicembre, Amazon ha già depositato la richiesta per brevettare un sistema di identificazione dei dati biometrici che comprende anche un sistema di scansione del palmo. In sostanza, si tratta della possibilità di associare i dati della propria carta di credito, o quelli dei diversi metodi di pagamento già registrati su Amazon, direttamente ai dati biometrici della mano, così che il terminale sia poi in grado di associare quei valori al momento dell’acquisto nei negozi che aderiscono al sistema. Insomma, quando la realtà supera "Io, robot".

Ma, come già è accaduto nei casi in cui altre aziende hanno deciso di utilizzare sistemi come il riconoscimento facciale o altri dati biometrici per effettuare il pagamento di prodotti, anche il caso di Orville sarà certamente al centro di un attento scrutinio relativo ai possibili rischi per la privacy degli utenti.

Quello che colpisce resta tuttavia l'impegno che grandi compagnie stanno mettendo nel lancio di nuovi strumenti di pagamento digitale.