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11 Settembre 2019

Addio ai token bancari

Come avevamo anticipato qualche mese fa, è finalmente arrivato il momento di mandare in pensione il vecchio elaboratore di codici, dal 14 settembre infatti tutto cambia nella gestione dei pagamenti digitali i token diventeranno obsoleti a favore di un sistema di codici che, via smartphone, garantiscono immediato riscontro tra banca e cliente in ogni operazione. Una rivoluzione digitale che ossequia la direttiva eruopea chiamata Psd2 (Payment services directive 2) che disciplina i pagamenti digitali garantendo maggior sicurezza e trasparenza dei movimenti.

Per il momento sarà una rivoluzione a metà perché Banca D'Italia (in accordo con Eba) ha deciso di concedere alla struttura finanziaria nostrana più tempo per adeguarsi alle rigide norme europee quindi per ora il Psd2 sarà attiva per l'Open Banking (l’accesso, dietro autorizzazione, da parte di terze parti alle informazioni dei correntisti)  e non ancora Per la Strong customer authentication (la Sca che rafforza il sistema di sicurezza per l’autenticazione e l’autorizzazione alle operazioni online).

Se l'adeguamento di sicurezza dei codici (Sca) richiede più tempo e comporta più disagi per la capillare necessità che ogni singolo correntista capisca cosa fare con i mobile code e come adeguarsi, la vera rivoluzione è quella dell'Open banking dato che d'ora in poi la banca stessa si trasformerà in piattaforma per accedere ai servizi più disparati.

Tradotto in parole semplici il correntista potrà autorizzare la propria banca a cedere i dati del proprio conto corrente alle piattaforme di e-commerce più disparate e questo permetterà di effettuare acquisti e pagamenti senza utilizzare bancomat o carte di credito ma solo autorizzando l'app.

I pagamenti digitali diventeranno quindi più veloci e immediati, permettendo al consumatore di oltrepassare la mediazione bancaria.