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27 Febbraio 2019

Addio agli spiccioli per il caffè!

“Hai una monetina per il caffè?” “No, non servono più”.

Gli infiniti scavi nelle tasche dei pantaloni alla estenuante ricerca di due monetine per il caffè; l’approccio imbarazzato a un estraneo o a un collega per chiedere cortesemente un prestito: “Oggi offri tu? Domani ci penso io”; tutte le buone abitudini che accompagnano, da tempo immemore, le lunghe pause davanti alle macchinette, sembrano destinate a mutare, a evolversi, così come si stanno evolvendo gli strumenti di pagamento digitale.

Oggi è infatti possibile pagare un caffè senza utilizzare alcuna moneta, ma adoperandosi di carte contactless oppure smartphone, attraverso qualcuna delle numerose app che stanno invadendo la nostra quotidianità.

Dopo il boom dei biglietti della metropolitana, che a Milano e a Roma si possono pagare con una semplice carta, facendola scorrere sull’apposito tornello, i pagamenti digitali si sono allungati a macchia d’olio all’interno della nostra routine, strappando, silenziosamente, spazio al contante. Così caffè, snack, lavanderie a gettoni, persino la frutta al mercato, può essere acquistata senza l’ausilio delle vecchie banconote.  

In Italia l’84% del parco distributori automatici consente di pagare in modalità cashless (attraverso chiavetta, carta, o app smartphone), un numero destinato a crescere considerando la velocità con cui gli strumenti di pagamento elettronici sono sempre più apprezzati dai consumatori.

La comodità sembra essere diventata il sinonimo imprescindibile di questo millennio, un luogo dove lo spazio per le rumorose monetine sta venendo lentamente sostituito dagli schermi di uno smartphone o dal veloce passaggio di una carta contactless.  I rituali sono dunque destinati a mutare, sebbene qualche spicciolo, per abitudine e fedeltà, continueremo a portarcelo appresso, disperso in qualche tasca.