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16 Febbraio 2021

A Vittorio Colao l’innovazione tecnologica e la transizione digitale

Vittorio Colao, neo ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, avrà una bella sfida: dare una forte spinta alla modernizzazione dell’Italia, fra gli ultimi paesi europei per innovazione digitale e produttività. Sul piatto ci sono le risorse del Recovery Plan destinate proprio alla ripresa del Paese.

Già a giugno scorso Colao, responsabile del comitato di esperti voluto dall’ex premier Giuseppe Conte, aveva consegnato al governo un documento “Iniziative per il rilancio 2020-2022” per modernizzare il Paese, accelerare la realizzazione delle infrastrutture di telecomunicazioni, digitalizzare velocemente tutta la PA, “dotare l’Italia di un sistema di cyberdifesa di eccellenza, per potenziare in misura significativa la capacità di prevenzione, monitoraggio, difesa e risposta, in linea con i migliori standard internazionali”.

L’obiettivo indicato nel documento di giugno era proprio quello di far fare un salto di qualità al Paese migliorando la sua sostenibilità economica, sociale e ambientale, in linea con l’Agenda 2030 e gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e con gli obiettivi strategici dell’Unione europea.

Il Paese, intraprendendo un’azione di radicale digitalizzazione e innovazione, “potrà effettuare un ‘salto in avanti’ in termini di competitività del sistema economico, di qualità di lavoro e di vita delle persone, di minore impatto ambientale e di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. La digitalizzazione - si legge nel documento - è inoltre strumento di trasparenza, riduce gli spazi per l’economia sommersa e illegale e rende possibile uno sfruttamento efficace dei dati per migliorare la qualità di tutte le decisioni di policy e amministrative. L’Italia soffre in quest’ambito di un significativo ritardo rispetto ad altri paesi e l’epidemia ne ha messo in evidenza le conseguenze penalizzanti. Le iniziative proposte sono state pensate per colmare tale divario al più presto”.

Una delle priorità indicate da Colao è anche quella del passaggio ai pagamenti elettronici: “Incentivare l’utilizzo dei pagamenti elettronici (PA, esercizi commerciali e soprattutto servizi e prestazioni) tramite: deduzioni/detrazioni dall’Irepf, lotterie instant win, credito d’imposta per gli esercenti e accordi con il sistema bancario per riduzione delle commissioni”, si legge sul documento di giugno. Così come è necessario “rendere effettive ed eventualmente inasprire le sanzioni per gli esercizi commerciali e servizi privi di POS o con POS non funzionante” e scoraggiare l’uso del contante per ammontari rilevanti attraverso la riduzione dei limiti ai pagamenti in contanti nonché disincentivi al ritiro e all’utilizzo degli stessi (ad es. anticipo fiscale a valere sui prelievi di contante)”.