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7 Aprile 2020

4,5 miliardi in più di gettito dal Piano Italia Cashless

Un gettito in più per lo Stato pari a 4,5 miliardi di euro entro 5 anni. E’ quanto entrerebbe nelle casse dello Stato dal Piano Italia Cashless, l’insieme delle misure per sostenere la crescita dei pagamenti cashless e l’emersione del sommerso, contenute nella legge di Bilancio 2020 e nel decreto fiscale. La cifra di 4,5 miliardi è contenuta nel Rapporto 2020 della Community Cashless Society, fondata da The European House – Ambrosetti nel 2015.

Secondo le simulazioni della Community, il Piano Italia Cashless "può generare un incremento aggiuntivo di ben 36,8 transazioni con carta pro- capite in Italia al 2025. La riduzione del VAT gap e il recupero di gettito dall’economia sommersa legati a questo incremento delle transazioni pro- capite abilitano, inoltre, un gettito addizionale per lo Stato pari a 4,5 miliardi di euro”.

I risultati della survey della Community Cashless Society rivelano che circa il 70% dei cittadini italiani valuta positivamente la strategia del Governo per i pagamenti elettronici per raggiungere una cashless society (per 3 cittadini su 10 è “estremamente positiva”). La percentuale maggiore della media, il 77,8%, è al Sud dove l’economia sommersa pesa il 18,3% del totale, il valore più alto tra le macro-aree del Paese.

Tra le misure previste dal governo la lotteria degli scontrini, un credito d’imposta sulle commissioni per esercenti e professionisti, la riduzione del limite all’uso del contante a 2.000 euro (da luglio di quest’anno) e a 1.000 euro (da gennaio 2022), la possibilità di detrarre le spese dalla dichiarazione dei redditi condizionata al pagamento con strumenti tracciabili e l’innalzamento dell’importo giornaliero dei buoni pasto elettronici che non concorre al reddito di lavoro dipendente da 7 a 8 euro, un cashback per acquisti fatti con carte di pagamento con dotazione di circa 3 miliardi di euro per gli anni 2021 e 2022.